A PROPOSITO DI LA DICHIARAZIONE CHE RIGUARDA

LE CELEBRAZIONI IN I GRUPPI DEL

"STRADA NÉO-CATÉCHUMÉNAL" DI IL

Congregazione Per Il Culto Divino E Per La Disciplina Dei Sacramenti Del 19-12-1988

 

In un testo datato del 19 dicembre 1988, intitolato celebrazioni nei Notificazione sulle gruppi del "Cammino neo-catecumenale", Dichiarazione concernente le celebrazioni nei gruppi della "Strada néo-catéchuménal"), la Congregazione per il Culto divino e per la Disciplina dei sacramenti risponde alle domande che gli sono state poste spesso, stesso per i Vescovi, concernente i celebrazioni eucharistiques del NC.

Certe persone hanno creduto e hanno fatto credere che il NC aveva ottenuto l'autorizzazione di tagliare del liturgia eucharistique il Credo, il Gloria e l'Agnus dei. Sembrava, secondo certi, che il documento della Congregazione del Culto divino e per la Disciplina dei sacramenti, datato del 19 dicembre 1988 e sembrato nell'edizione italiana dell'Osservatore Romano del 24 dicembre 1988 accordava ai gruppi NC questa autorizzazione. Verifica fatta, non è per niente domanda di un'autorizzazione di tagliare delle preghiere della liturgia della messa in questo documento. La Congregazione non fa per niente menzione di un'autorizzazione di tagliare il Credo, l'Agnus dei ed il Gloria nei celebrazioni eucharistiques del NC. È fatto menzione dell'autorizzazione consentita dalla Congregazione che i gruppi della "strada" possano ricevere la comunione sotto le due specie, sempre col pane azzimo, e porre, "ad experimentum", il rito della pace giusta dopo la preghiera universale. E è tutto. È non ci domanda di nessuna altra autorizzazione. Appoggiarsi su questo testo per dire che la Congregazione per il Culto divino ha autorizzato la soppressione di certe preghiere della messa, Il Credo, l'Agnus dei ed il Gloria, è fare della falsa rappresentazione. Bisogna ricordarsi ciò dunque che scriveva Mgr Noè, Arcivescovo titolare di Voncaria, segretario della Congregazione per il Culto divino, il 21 gennaio 1982, si può consultare questa lettera sul sito sotto il titolo "La strada ha egli altrettanto di diritti che lo pretende?") : "In nessuno punto di queste "Riflessioni" non è domanda della possibilità di omettere sistematicamente, nel celebrazione eucharistique, uno o l'altro dei testi prescritti nell'Ordo Missae del Messale Romano. Di conseguenza, l'affermazione che la Santa Sede, o per la nostra Congregazione sia per quella del Culto divino, avrebbe concesso ai comunità néo-catéchuménales il permesso di omettere certi testi dell'ordinari della messa (Gloria, Credo, Agnus dei, è assolutamente gratuito e priva di ogni fondamento."

Ha il testo della Congregazione in italiana ininterrotto della sua traduzione dunque:

 

Notificazione sulle celebrazioni nei

gruppi del "Cammino neo-catecumenale"

 

"Il Congregazione per egli Culto divino e per la Disciplinò dei Sacramenti ha ricevuto spesso domande, ancia da parta di Vescovi, circa il celebrazioni dell'Eucaristia nei gruppi del cosi detto "cammino neo-catecumenale." Riguardo ha cio, e senza pregiudicare elteriori interventi, questo Dicastero dichiara quanto segue:

1. Il celebrazioni di gruppi particolari riuniti per una specifica formazione loro propria sono previste nelle Istruzioni "Eucharisticum mysterium", del 25 maggio 1967, nn. 27 e 30 (AAS 59) 1967, 556.557, e "Actio pastoralis", del 15 maggio 1969 (AAS 61, 1969, 806-811,).

 

2. Il Congregazione consenta tra gli che adattamenti previsti lastricò Istruzione "Actio pastoralis", nn. 6-11, i gruppi del menzionato "cammino" possano ricevere il comunione sotto lo dovuto specie, sempre stupido impana azzimo, e spostare, "ad experimentum", egli rito della pace dopo il preghiera universale.

3. L'Ordinario del luogo dovrà essere informato abitualmente, oh "ad casum", del posto e del tempo in cui tali celebrazioni così svolgeranno; esse non potranno essere fatte senza la sudò autorizzazione.

* * *

In occasione di questa dichiarazione, il Congregazione ribadisce quato è detto nelle Istruzioni sopra citate, e specialmente la seguente raccomandazione:

"Così esortano vivamente i pastori di animo ha rubare formativo di considerare e queste celebrazioni. Esse ottengono egli loro scopo a solo si conducono i partecipanti ha una maggiore consapevolezza del mistero cristiano, all'incremento del culto divino, all'inserimento nella compagine della comunità ecclesiale, ed all'esercizio fecondo dell'apostolato e della carità verso i fratelli" "Actio pastoralis."

Pavimenta Sede della Congregazione per egli Culto divino e per la Disciplinò dei Sacramenti, 19 dicembri 1988.

Eduardo

Card. Martinez Somano

Prefetto

Virgilio Noè,

Arciv. tit.titulaire di Voncaria

Segretario

Nell'OSSERVATORE ROMANO, Ed. quotidiano, 24 dicembri 1988.

 

 

TRADUZIONE:

 

Dichiarazione concernente le celebrazioni

nei gruppi della "Strada néo-catéchuménal"

 

La Congregazione per il Culto divino e per la Disciplina dei Sacramenti si è fatta porre spesso delle domande, stesso da parte di vescovi, concernente le celebrazioni dell'Eucarestia nei gruppi del dice "strada néo-catéchuménal." Riguardando ciò, e senza préjudicier degli ulteriori interventi, questo Dicastère dichiara ciò che segue:

 

1 - le celebrazioni dei gruppi particolari riuniti per una formazione specifica propria ad essi sono previste nelle Istruzioni "Eucharisticum mysterium", del 25 maggio 1967, nn. 27 e 30 (AAS 59, 1967, 556.557, ed Actio pastoralis") del 15 maggio 1969 (AAS 61, 1969, 806-811,).

2. La Congregazione consente a questo che, tra gli adattamenti previsti dall'istruzione "Actio pastoralis", nn. 6-11, i gruppi della "strada" suddetta possano ricevere la comunione sotto le due specie, sempre col pane azzimo, e porre, "ad experimentum", il rito della pace giusta dopo la preghiera universale.

3. L'ordinario del luogo dovuto stato informato abitualmente, o "ad casum", del luogo e dal momento in cui delle tali celebrazioni si svolgeranno; non potranno avere luogo senza la sua autorizzazione.

 

* * *

In occasione di questa dichiarazione, la Congregazione riconferma ciò che è detto nelle Istruzioni citate più alto, specialmente la seguente raccomandazione:

"I pastori di anime sono esortati vivamente a volere cortesemente considerare ed approfondire il valore spirituale e formative di queste celebrazioni. Ottengono solamente il loro scopo se conducono i partecipanti ad una più grande coscienza del mistero cristiano, all'aumento del culto divino, all'inserzione nell'insieme della comunità ecclesiale, ed all'esercizio fecondo dell'apostolato e della carità verso i fratelli." (Actio pastoralis)

Della Sede della Congregazione per il Culto divino e per la Disciplina dei Sacramenti, il 19 dicembre 1988.

Eduardo Card. Martinez Somano,

Prefetto

Virgilio Noè,

Arcivescovo titolare di Voncaria,

Segretario

nell'OSSERVATORE ROMANO, Éd. quotidiana, 24 dicembre 1988.

 

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